Per il bambino il gioco ha un’importanza fondamentale, attraverso di esso il bambino conosce se stesso e il mondo che lo circonda,  assume il controllo della situazione, si sente capace e competente. Questo per lui è fonte di gratificazione e contribuisce a rafforzare la sua autostima. Il gioco permette di sperimentare anche il fallimento in un contesto in cui le conseguenze saranno minime. (Es: se la torre crolla potrà provare delusione, affronterà la frustrazione e deciderà se ricominciare o passare ad un’altra attività). Il gioco è una forma di comunicazione, il bambino attribuisce ai vari personaggi dei suoi giochi questa o quella emozione, esprime quindi ciò che prova. Il gioco è il primo passo verso la socializzazione, impara a condividere, a comunicare, a rispettare le regole, ad aspettare il proprio turno. Il gioco per i bambini è fatto anche di ripetizione, attraverso di essa il bambino cerca qualcosa: la soluzione ad un problema, l’affinamento di una abilità, un senso di sicurezza. Quando avrà raggiunto i suoi obiettivi, o costruito ciò a cui tendeva, passerà spontaneamente ad altro. Il gioco per il bambino è una stimolazione sensoriale continuaMotricità fine, coordinazione occhi-mani, motricità globale, relazione causa-effetto, capacità di anticipare le conseguenze dei suoi gesti.

Giocare è una cosa seria, ricordiamocelo quando magari stiamo per interromperlo durante un’attività, perché è arrivato il momento di mangiare, ad esempio. Avvisiamolo un po’ prima cosicché abbia il tempo di prepararsi. Al contempo gli stiamo insegnando ad avere rispetto per ciò che sta facendo.

Per noi adulti il gioco è diventato una perdita di tempo, al massimo un passatempo piacevole, per il bambino non è così. Proviamo a recuperare la memoria dei nostri giochi d’infanzia e di quello che provavamo quando i nostri genitori giocavano con noi. Non associamo il gioco al giocattolo, perché soprattutto nel primo anno di vita, il suo corpo, quello della mamma e l’ambiente circostante saranno per lui fonte di grande curiosità e scoperte.

Qualche consiglio per mamma e papà:

  •  Giocate con piacere e gioia, appagherà anche voi e farà bene al rapporto familiare. Non giocate per dovere.
  • I bambini hanno diritto ad avere preferenze, come l’adulto del resto. Rispettate i loro gusti, le scelte e la crescita individuale.
  • Quando giocate con i bambini spegnete televisione e computer, eviterete di distrarvi e vi coinvolgerete di più.
  • Osservate il vostro bambino mentre gioca, vi sorprenderete per la ricchezza e creatività del suo fare ludico, sarà più semplice comprenderlo anche in altre situazioni.
  • Lasciate che sia il bambino a giocare non anticipate o aiutatelo troppo, ma dategli tempo e aspettate che chieda aiuto. Non scoraggiatelo e ricordate sempre che si gioca per giocare e non per vincere. In questo senso il gioco insegna a superare la sconfitta e la frustrazione.
  • Se avete poco tempo e molto da fare potete farvi aiutare dai bambini in modo da avere qualche minuto in più per giocare con il piccolo e lui sarà ben felice di collaborare con la prospettiva di stare un po’ con voi. Potete coinvolgere i bambini facendo diventare un gioco semplici attività, far finta di essere i cuochi di un ristorante che preparano per i clienti, apparecchiano, cucinano,servono sparecchiano.

Fonti: C. Porta, Giochi con me? Tanti modi creativi per accompagnare i nostri figli nella crescita, 2012, Il Leone verde.

Romina Marino

Educatrice esperta in temi legati alla genitorialità, coordinatrice nido d’infanzia, insegnante di massaggio infantile A.I.M.I. e peer supporter in allattamento.

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