I bambini scoprono il mondo attraverso i sensi. Già nel ventre materno compiono questa esperienza, in quanto il tatto si sviluppa a sole otto settimane. Le pareti dell’utero materno sono un caldo abbraccio, e lo aiutano a definire i suoi confini.
Una volta nato, attraverso il tatto, il bambino sviluppa attivamente se stesso e scopre il mondo. Ecco perché è importante offrire al bambino esperienze tattili diversificate, potrà così scoprire le qualità degli oggetti, il loro odore, il calore, la consistenza, il peso, la forma.
Il cestino dei tesori di Elinor Goldschmied, permette tutte queste esperienze sensoriali, perché costituito da oggetti di materiali naturali diversi (legno, metallo, stoffa). Il suo utilizzo è un modo con il quale possiamo offrire al bambino la possibilità di compiere esperienze ricche, quando il cervello è pronto a sviluppare connessioni, per poi fare uso delle informazioni raccolte.
Il cestino dei tesori è scoperta, concentrazione, capacità di prendere decisioni. Per capire, basta osservare un bambino alle prese con gli oggetti contenuti al suo interno: li guarda, li tocca, li succhia, li lecca, li scuote, li lascia cadere, li seleziona, li scarta. Tutto il suo corpo è coinvolto in questa attività. E’ affascinante vedere l’entusiasmo con cui il bambino, sceglie un oggetto anziché un altro, la precisione con cui li porta alla bocca o nel passarli da una mano all’altra.
Quali oggetti mettere nel cestino dei tesori? pigne di conifere, grossi ciottoli, conchiglie, grosse castagne, piume grandi, tappi di sughero, pezzi di stoffa, un limone, una mela, piccoli cestini, un pennello per il trucco e/o da barba, una spugna, uno spazzolino da denti, sonagli di vario tipo, nacchere non dipinte, mollette da bucato, rocchette da filo di legno, portatovagliolo, portauovo, anelli di legno delle tende, cucchiai di varie dimensioni, mazzo di chiavi, formine per dolci, scovolino per biberon, colino per thè, piumino di velluto per cipria, pezzi di tubi di gomma, tappo da vasca con catena, sacchetti di tessuto con lavanda, cannella, caffè, rosmarino ben cuciti, scatolette di cartone, cilindri di cartone … e tutto ciò che vi viene in mente!
Ma come scegliere i materiali del cestino dei tesori? Torniamo per un attimo ad essere bambini, assaggiamo, tocchiamo, annusiamo i materiali che vogliamo mettere all’interno del cestino, ascoltiamo che sensazioni producono in noi, e allo stesso tempo verifichiamo la loro sicurezza e/o pericolosità. Sarà un’esperienza accattivante anche per noi adulti, che ci permetterà di riprendere contatto con gli oggetti della natura e con il nostro bambino interiore.
E il ruolo di noi adulti? Semplicemente quello di osservatore, tranquillo e attento. Perché tutto quello che avremo messo all’interno del cestino sarà sicuro! Nelle vicinanze, perché i bambini potrebbero voler condividere il loro entusiasmo con noi, scambiare un sorriso, uno sguardo. Ricordiamoci di variare il contenuto del cestino periodicamente, così da non far perdere interesse al bambino e offrendogli nuovi stimoli.
Ed ora buon divertimento!!!
Fonti: “Persone da zero a tre anni”, Elinor Goldschmied, Sonia Jackson, Edizioni junior, 2011
“Libertà e amore. L’approccio Montessori per un’educazione secondo natura, Elena Balsamo, Il Leone Verde, 2010